Pubblicato in: "SUPPOSTE DI PRESENTE" di Claudio Fois

UN PAESE DI SILVIO

Numero novantotto                                                                                         Lunedì 5 settembre 2011

L’autore si assume pienamente la responsabilità di quanto appresso riportato e solleva totalmente da qualunque onere il blog che lo ospita.

SUPPOSTE DI PRESENTE

Rubrica di pensieri e parole, riflessioni ed osservazioni sul mondo circostante

con lo scopo di far conoscere ai posteri com’era la nostra epoca e cosa si sono persi. 

UN PAESE DI SILVIO

E dunque, cari posteri…

Noi ci proviamo davvero, credetemi. Tentiamo seriamente di ignorare girando la testa dall’altra parte, e con tutta la buona volontà ci sforziamo al massimo, emulando il miglior Minzolini, di occuparci con reale interesse dei problemi intestinali del cane di Paris Hilton o qualcosa di ancora minore come la coppia Federica Pellegrini-Filippo Magnini ma purtroppo non c’è niente da fare: alla fine non si può evitare per sempre di parlare di Berlusconi. Ogni tanto bisogna per forza occuparcene ed il rammarico più grande è che nel riferirsi a lui è inevitabile che si finisca col diventare volgari perché non si sa com’è ma tutto ciò che gli gira intorno conduce a ricattatori, papponi, puttane, fica, coglioni, scopate o (scusate il turpiloquio) a Bossi o Cicchitto.

L’ultima novità, in ordine di tempo, è la frase che il Presidente del Consiglio ha detto privatamente ad un faccendiere del suo giro in cui definisce l’Italia “paese di merda” e purtroppo, cari posteri, non si può che essere d’accordo con l’affermazione del Cavaliere visto che in quanto a fisco, sanità, trasporti, scuola, cultura, lavoro, rapporti con l’estero e tutto il resto, l’Italia è davvero sommersa. Arrivo a dire che se non ci fosse il grave problema del campionato che non parte avremmo davvero dei grossi grattacapi a cui pensare. Il punto, però, è che nel giudizio di Berlusconi è da ammirare lo spirito di autocritica, poiché gestendo la nazione da poco meno di vent’anni, ed avendo la Sinistra l’alibi di ferro di non aver cambiato alcunché quando ne ha avuta la possibilità (figuriamoci adesso che tra i banchi di Montecitorio è in versione cartonata) il presidente del Consiglio, sia come politico, sia come imprenditore, sia come uomo carismatico che secondo i suoi dati ha il 60% dei consensi, ha potuto creare un paese a sua immagine e somiglianza (fatto confermato dai successi snocciolati in più di un’occasione a Porta a Porta) quindi in sostanza l’Italia attualmente è “un paese di Silvio” e lui, per modestia, ha voluto usare un sinonimo.

Ma tralasciando questa premessa, cari posteri, se proprio dobbiamo parlare di Berlusconi, per una volta parliamone bene e per essere sicuri di trovare un testo che riporti esclusivamente elogi e note positive non resta che rifarsi alla fonte bonaria per eccellenza, quella in cui si evidenziano solo cose buone: il suo epitaffio.

“Qui giace Silvio Berlusconi, frainteso.

Uomo simpatico, alto e generoso, organizzatore di cene eleganti, creò un milione di posti di lavoro, iniziando col rendere vacanti quelli di Biagi, Santoro e Luttazzi.

Salvò la nipote di Mubarak dal carcere con un depilatore laser. Sfamò la famiglia di Gianpaolo Tarantini con 20.000 euro al mese. Fu perseguitato dalle toghe rosse.

Fece tutto per gli altri e niente per sé, tranne una ventina di leggi.

Qui riposano per l’eternità i suoi resti. Non biodegradabili.

Milano 1936 – Hammamet 2013

Questo, cari posteri, per oggi è tutto. Con affetto

il vostro antenato Claudio Fois

Link consigliato: Roberto Benigni, lezione di poesia da “La tigre e la neve”

http://www.youtube.com/watch?v=Phk_o91gzEU